Chuunibyou demo Koi ga Shitai! Take on Me: Recensione del film

Uscito il 6 Gennaio e attualmente ancora nelle sale del Giappone, il nostro Zelgadis è riuscito a vedere questo film in un cinema di Tokyo e lo ha recensito

di Zelgadis

Ogni volta che vado in Giappone mi piace andare al cinema a guardare anime mettendo alla prova il mio giapponese con qualcosa che mi piace. A volte riesco a trovare titoli che vanno per la maggiore (mi è capitato con Your Name, ma non ero in Giappone quando uscì A Silent Voice), altre volte mi sono accontentato di quello che c'era in quel momento.
Questo Febbraio era ancora in programmazione il film "Chuunibyou demo Koi ga Shitai! Take on Me". Avendo visto entrambe le serie TV ed essendo estimatore della Kyoto Animation, ho colto la palla al balzo per andarlo a vedere.
 
 
Detto che il cinema era abbastanza vuoto (d'altronde era in programmazione già da 2 mesi), ho apprezzato la parte iniziale in cui erano le protagoniste stesse a dire di non fare foto o riprese, se non allo stesso trailer in cui si mettevano in posa per farsi fotografare. Ed ecco quindi anche la mia foto:

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Veniamo all'anime.
Rikka ha ormai quasi 18 anni ed è arrivata all'ultimo anno delle superiori, tuttavia è ancora affetta dalla sindrome della seconda media. Ormai vive con Yuuta anche se dopo due anni la loro relazione non ha fatto molti progressi. Anche Nibutani, Dekomori e Yuuta sono all'ultimo anno, mentre Kumin si è già diplomata.
Un giorno Touka comunica a Yuuta e Rikka che si trasferirà in Italia assieme alla sorella. Touka ha ormai un lavoro e una relazione stabile in Italia dove ha intenzione di sposarsi e di stabilirsi. Inoltre è preoccupata per Rikka che non è in grado di badare a sé stessa e non ha neppure buoni voti a scuola per poter pensare di accedere all'università.
Nibutani e Dekomori suggeriscono ai due di fare una fuga d'amore, ma Touka riesce a scoprirli subito e minaccia le due complici che se non li riporteranno indietro, metterà su internet delle fotografie compromettenti.
Inizia così una fuga e inseguimento che porta le due coppie in giro per il Giappone da Kyoto a Wakayama a Tokyo, fino a Sapporo e Aomori.
 

La prima stagione era stata decisamente divertente e con un finale tutto sommato soddisfacente. Yuuta e Rikka si fidanzavano ed entrambi accettavano la sindrome della seconda media. Particolarmente riuscita era la lettera che il Dark Flame Master Yuuta scriveva al sé stesso cresciuto.
La seconda stagione provava a rimettere il tutto in discussione, ma finiva con l'essere una copia trita e ritrita della prima stagione senza arrivare a nessuna conclusione e lasciando l'idea di un voler allungare il brodo (Yuuta e Rikka non si baciano neppure in tutta la serie).
Ecco quindi che, quella che era stata una bella serie di successo nella prima stagione, perse tantissimi fan e andò a segnare dati di vendita del tutto negativi.
Kyoto Animation però non ha comunque voluto lasciare il lavoro a metà e ha prodotto questo film che segna la conclusione della storia e finalmente arriva lì dove non era arrivata la seconda stagione, ovvero a far evolvere in qualche modo la relazione tra Rikka e Yuuta. Evitando spoiler possiamo dire che se avessero saltato la seconda stagione e prodotto questo film subito dopo la prima, sarebbe stato sicuramente un prodotto di maggior successo. Purtroppo arriva colpevolmente in ritardo di 6 anni anche se credo sia da apprezzare il fatto di non aver abbandonato il brand.

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Sul resto nulla da dire, ottimo comparto tecnico e diversi easter egg su serie Kyoani lo rendono un film piacevole da vedere. Tornano anche i combattimenti nella fantasia dei personaggi paragonati poi con le scene reali, insomma si tenta un po' un ritorno alla prima stagione per rivitalizzare un brand stroncato però da una seconda stagione non all'altezza. Se proprio però dovessimo paragonarlo ad altre produzioni Kyoani un po' di differenza si vede. Anche se è bello vedere ricreate tante vie famose di tutto il Giappone, gli scenari non sono certo curati come in altre produzioni (neanche a farlo il paragone con "la forma della voce") e anche alcuni modelli 3D (tipo quelli delle macchine) appaiono un po' grezzi e stridono rispetto al background che rispetto ad altre produzioni ho trovato un po' spoglio.

 
In definitiva consiglio il film a chi è piaciuta la prima serie e anche a chi è rimasto deluso dalla seconda. Questo film possiamo un po' paragonarlo al film di Tamako Market che dava conclusioni alle vicende sentimentali dei protagonisti. Qui ha il pregio di essere più leggero e di durare un'ora e mezza. Un tempo sufficiente per divertirsi e arrivare ad un finale che non snatura la serie e che tutto sommato lancia anche un buon messaggio.


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